dalla cl. IV "PICCOLI BRIVIDI"

LA CASA ABBANDONATA
Una famiglia doveva trasferirsi e quindi si rivolse ad un’agenzia immobiliare. Dopo aver visitato una serie di abitazioni, ne trovò una a basso prezzo, ma non era consigliata…
Contraddicendo l’agente immobiliare, i signori Brambilla la andarono a vedere.
Entrando nel cancello scricchiolante ed arrugginito, i Brambilla videro cespugli con rovi ed alte ortiche; tuttavia, nonostante fossero impauriti, entrarono nella casa.
Videro molte ragnatele su cui erano appesi grossi ragni, grandi ratti che camminavano sui piedi e correvano veloci tra le loro gambe.
La famiglia, mise il piede su una botola instabile, che si ruppe facendo cadere gli avventurieri su un materasso polveroso; essi si guardarono intorno e videro materassi e cassetti rotti.
Trovarono una scala a chiocciola: era l’uscita; essi non desideravano altro che trovarsi all’aperto e terminare quell’infelice avventura.
La scala a chiocciola aveva le tarme, perciò alcuni pezzi crollarono, provocando ai Brambilla delle cadute e dei forti dolori.
Essi trovarono delle lenzuola vecchie e sporche, così le lanciarono all’uscita; riuscirono a conficcarle su saldi perni e si aggrapparono ad esse per risalire.
Finalmente uscirono da quella stanza paurosa!
Arrivarono al piano superiore quando si resero conto che le loro gambe quasi non reggevano più; i signori si chiedevano se il tremore fosse causato dalla frattura o dalla paura.
Fortunatamente, passò di lì un’ambulanza che li portò all’ospedale. Lì li ingessarono e terminarono quella brutta avventura.
Da allora questa famiglia perse l’abitudine di visitare case abbandonate.
Così fecero costruire un’abitazione secondo le loro esigenze.

ALICE, KRISTIAN, LORENZO, SALVATORE, MICHELA

Corso di pittura - la 5^ lezione

Nella 5^lezione, Gianluca ci propone un'interessante attività per la classe II. Dalla lettura di un racconto, alla realizzazione di camaleonti del tutto particolari.
Cliccate sul corso di pittura per vedere alcuni disegni della classe II ed imparare anche voi la tecnica.

Corso di pittura - la 4^ lezione

Oggi Gianluca ci insegna a disegnare e dipingere "la natura morta". Vai a vedere "il corso di pittura". Troverai anche alcuni disegni della classe III.

PERDUTI! - CL.IV

Siamo cinque fratelli, che un mattino di maggio, essendo una bellissima giornata, durante una gita scolastica camminavano sotto il sole primaverile, sulle Dolomiti.
La guida aveva la pianta del territorio per arrivare ad una cima molto elevata su cui erano poste delle stelle alpine, per fotografarle.
Noi cinque, cioè Max, Jack, Lulù, Lara e Sara, eravamo molto entusiasti già da giorni di partecipare a questa gita!
Sono le 11.00 e quindi tra poco avremmo dovuto trovare un rifugio per pranzare.
Dopo aver camminato a lungo, ci fermammo per capire dove fossimo arrivati. Finalmente! Mancavano soltanto 500 metri per la cima più elevata, dopo avremmo dovuto attraversare un bosco fitto e scuro in cui c’erano molti animali d’alta montagna, come ad esempio camosci e stambecchi. Dopo il bosco avremmo trovato le delicate e rare stelle alpine.
Dopo il riposo ci alzammo in piedi e continuammo a camminare, fino a raggiungere la cima.
Ci perdemmo e la mappa era volata via! La mia lampadina si era accesa!
La nostra mamma ci aveva messo nello zaino una ricetrasmittente per le emergenze; quella era l’occasione adatta per usarla!
Ci dividemmo in cinque gruppi, così se uno avesse trovato la strada giusta, con la ricetrasmittente avrebbe potuto avvisare gli altri.
Noi cinque fratelli eravamo uniti in un unico gruppo.
Noi trovammo una caverna, un altro gruppo si trovò in un labirinto creato dalla folta vegetazione, un altro ancora si perse e si ritrovò con il precedente.
Noi finalmente individuammo la strada esatta e chiamammo gli altri per dirglielo.
Gli fornimmo le indicazioni per arrivare al nostro punto:- a destra, sinistra, avanti diritti per circa 800 metri, di nuovo a destra. Erano arrivati!
Fotografammo le stelle alpine e Max e Jack impiegarono tutto il tempo per cercare di rintracciare un posto da cui chiamare soccorso, ma non lo trovarono!
Rimanemmo lì per tutta la notte e senza mangiare né il pranzo né la cena!
Per fortuna avevamo la nostra sirena, nel senso che prendemmo uno scoiattolo e lo mostrammo ad una compagna, Alice, che si mise a gridare per lo spavento e immediatamente cinque elicotteri vennero a prenderci.Infine ci schiantammo sulle Dolomiti! Per questo sulle montagne ancora oggi ci sono i solchi!
GIULIA ELISON ASIA DANIEL MARCO

La fauna della nostra regione - cl. III


Ecco l'ultimo gruppo di disegni sulla fauna del Friuli Venezia Giulia. Sono stati colorati dai bambini con le cere e con i pastelli a matita

A COME ARTE


Prosegue oggi il corso di pittura con la pubblicazione della seconda lezione: i colori complementari

Un compleanno da brivido - cl IV

A partire da oggi, lo spazio del martedì è dedicato ai bambini della classe IV che, assieme alla maestra MARNA, hanno scritto dei bei racconti.

UN COMPLEANNO DA BRIVIDO

Un giorno, una nonna telefonò al nipote perché era il suo compleanno e lo invitò a festeggiarlo nel suo castello privato con amici e parenti.
Mentre il festeggiato e gli invitati stavano arrivando, la nonna stava preparando uno scherzo: illusioni ottiche con mostri, fantasmi, vampiri!
Appena Luca, il festeggiato, suonò il campanello, gli aprì la porta Frankenstain, il maggiordomo, che condusse gentilmente gli invitati nel salotto e da lì iniziò il gioco delle illusioni ottiche.
Ad un certo punto la nonna si travestì da fantasma ed iniziò a dar spettacolo.
Dopo un po’ i quadri si muovevano, così facevano pensare alla presenza di veri fantasmi. Anche le luci ondeggiavano, così creavano timore ai presenti, che desideravano abbandonare al più presto quel castello infestato.
Gli invitati erano quasi riusciti a scappare, quando la nonna si tolse il travestimento, fermò i parenti e disse loro che era stato tutto uno scherzo: mostri, fantasmi e vampiri erano tutti illusioni ottiche!
Luca chiese alla nonna chi si fosse travestito da Frankenstain e la nonna rispose:- Era il nonno!
Dopo continuarono la festa in modo normale: giocarono, ballarono ed infine mangiarono la torta.
Luca non aveva mai messo in dubbio la serietà dei propri nonni e nella sua mente non c’era mai stato il sospetto che essi sarebbero stati capaci di divertirsi come dei ragazzini!
PIERO ETIENNE THOMAS NICOLE

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