Su Valigiablu.it un articolo di @fabiochiusi "Intelligenza artificiale e riconoscimento facciale: perché la società della sorveglianza digitale non è più accettabile" tratta dei problemi di queste tecnologie oggi.

Il riconoscimento facciale nella vita di tutti i giorni
A maggio 2019 il Guardian racconta la sperimentazione avviata nel distretto scolastico cittadino di Lockfort, nella parte occidentale di New York. Protagonista è un sistema di riconoscimento facciale chiamato "Aegis", unico nel suo genere: contrariamente a quelli installati in altri sistemi scolastici del paese, non si limita all'ingresso dell'istituto, ma, classi escluse, è presente e attivo in tutto l'edificio.
Di fatto, è il sistema più invasivo mai realizzato negli USA, essendo predisposto per "riconoscere i volti degli individui a cui è proibito l'accesso alle scuole di Lockport, i molestatori sessuali, gli studenti sospesi, i membri dello staff e chiunque sia ritenuto pericoloso, così da allertare le autorità se scoperti all'interno delle strutture scolastiche. Il sistema è anche in grado di riconoscere le armi", si legge, lasciando la spiacevole sensazione che gli sperimentatori stiano immaginando anche, forse soprattutto, una soluzione al problema degli omicidi di massa nelle scuole americane senza regolamentare in modi ben più stringenti il possesso di armi da fuoco.