Segnaliamo gli ultimi webinar gratuiti organizzati da Campustore: almeno ci teniamo aggiornati per ogni evenienza.
Ripensare la scuola in presenza e a distanza: @LauraBiancato e @antonf propongono riflessioni e idee per ripartire con slancio
26/06 16-17 un webinar gratuito in cui discuteremo le disposizioni per la ripartenza della scuola a settembre
https://go.campustore.it/200626-webinar
Nuovo finanziamento per adeguamento spazi scolastici
29/06 alle 16 un webinar dedicato gratuito e dinamico all’interno dell’InnovaLab CampuStore su come adeguare gli spazi scolastici in conseguenza dell’emergenza sanitaria
https://go.campustore.it/200629-webinar
Didattica blended: un webinar gratuito su come fare lezione a scuola e a casa con Arduino Education30/06 16-17 con il team Arduino Education per un incontro impedibile, con un annuncio speciale di @mbanzi co-fondatore di @arduino
https://go.campustore.it/200630-webinar
I nostri post per questo periodo
Visualizzazione post con etichetta notizie-dibattito. Mostra tutti i post
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Umberto Galimberti parla di bambini, genitori, maestri e scuola. Adolescenza e disagio giovanile. Una lezione magistrale!
Appassionante intervento di Umberto Galimberti sull'infanzia, la scuola, le maestre, sul ruolo dei genitori, sui prof, sull'adolescenza, sul tema del disagio e del nichilismo giovanile.
#didatticaadistanza Gli obiettivi scolastici a breve
Un articolo apparso ieri su www.lavoce.info di Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Giovanni Agnelli, fa il punto sulla scuola italiana "messa davanti a una prova difficilissima, con chiusure prolungate degli istituti"
Gavosto sottolinea come, "anche con la didattica a distanza, il primo obiettivo deve rimanere quello di non perdere per strada i più deboli e i meno attrezzati"
Se "oggi la preoccupazione prevalente delle scuole e del ministero sembra essere quella di completare i programmi di studio per l’anno in corso la letteratura suggerisce però che gli studenti corrono un rischio più subdolo: i lunghi
Come parlare del #coronavirus ai bambini?
"Molte scuole del Nord Italia nei prossimi giorni resteranno chiuse e i bambini costretti a restare a casa con i genitori che devono necessariamente organizzarsi.
La situazione è strana, difficile e particolare.
Cosa fare? Cosa dire? Che atteggiamento tenere?
I genitori si pongono domande e non è sempre facile avere risposte scientifiche e comunque attendibili. È facile cadere nell’enfasi emotiva che non aiuta i più piccoli a vivere in questa inedita situazione."
"L’importante è non trasmettere ansia. Invitate degli amichetti a casa, lasciateli giocare, magari fategli fare anche qualche compito ma niente spiegoni sul virus e niente tg per i più piccoli"
Così Daniele Novara, pedagogista del C.P.P. che interviene sul sito cppp.it, su corriere.it e insieme allo psicoterapeuta Alberto Pellai, su repubblica.it:
"L’importante è non trasmettere ansia. Invitate degli amichetti a casa, lasciateli giocare, magari fategli fare anche qualche compito ma niente spiegoni sul virus e niente tg per i più piccoli"
Così Daniele Novara, pedagogista del C.P.P. che interviene sul sito cppp.it, su corriere.it e insieme allo psicoterapeuta Alberto Pellai, su repubblica.it:
- Cosa possono fare i genitori e gli adulti per non allarmare i più piccoli (https://cppp.it/approfondimenti/dettaglio/articoli/cosa-possono-fare-i-genitori-e-gli-adulti-per-non-allarmare-i-piu-piccoli)
- Coronavirus. Cari genitori, ecco cosa fare con i bimbi a casa da scuola (https://www.corriere.it/scuola/primaria/20_febbraio_25/coronavirus-riaprire-scuole-lunedi-2-marzo-l-appello-daniele-novara-fe812dd6-57ec-11ea-a2d7-f1bec9902bd3.shtml)
- Coronavirus: Daniele Novara e Alberto Pellai spiegano come dare tutte le risposte ai nostri figli (https://d.repubblica.it/life/2020/02/25/news/come_parlare_del_coronavirus_ai_bambini_consigli_pedagogista_daniele_novara_psicoterapeuta_eta_evolutiva_alberto_pellai-4685566/)
Imparare con i corsi on line: Psicologia dell'apprendimento - edX con FedericaX
Nel mondo dei corsi on line stiamo seguendo i corsi di edX utili ai docenti della scuola dell'obbligo. In genere sono brevi video in pillole supportati da immagini e
da quiz di verifica. Questo corso è in italiano, prodotto dall'università Federico II di Napoli.
Dove si apprende? E come si apprende? Quali sono i luoghi maggiormente preposti per l'apprendimento? Questo corso affronterà queste tematiche rivolgendosi a psicologi, pedagogisti, formatori, insegnanti e a sviluppatori di programmi informatici impegnati nel settore dell'educazione. In particolare vengono illustrati:
Lo trovate qui: https://www.edx.org/course/psicologia-dellapprendimento
E' facile da usare con il tablet (consigliato) o lo smartphone: l'app si scarica da Google Play o da App Store. L'utilizzo migliore è quello con un tablet ma funziona bene anche con smartphone.
E' gratis, costa solo l'eventuale richiesta di certificazione finale.
....
Dove si apprende? E come si apprende? Quali sono i luoghi maggiormente preposti per l'apprendimento? Questo corso affronterà queste tematiche rivolgendosi a psicologi, pedagogisti, formatori, insegnanti e a sviluppatori di programmi informatici impegnati nel settore dell'educazione. In particolare vengono illustrati:
- Processi di apprendimento e strutture cognitive
- Le teorie dei processi di apprendimento
- Technology Enhanced Learning (TEL) e nuovi scenari di insegnamento/apprendimento
Lo trovate qui: https://www.edx.org/course/psicologia-dellapprendimento
E' facile da usare con il tablet (consigliato) o lo smartphone: l'app si scarica da Google Play o da App Store. L'utilizzo migliore è quello con un tablet ma funziona bene anche con smartphone.
E' gratis, costa solo l'eventuale richiesta di certificazione finale.
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OCSE - PISA 2018 - Matematica: le regioni italiane nel quadro internazionale.
I dati PISA 2018 sulle conoscenze dei 15enni sono stratificati per macro-area geografica (Nord Ovest, Nord Est, Centro, Sud e Sud Isole) e per tipologia di istruzione ma non forniscono dati per regione. Il 2012 è stata l'ultima rilevazione PISA con un campione stratificato a livello regionale.
Solo le province autonome di Trento e Bolzano, le regioni Toscana e Sardegna nel 2018 e Lombardia e Campania nel 2015 hanno un campione più ampio e rappresentativo a livello provinciale/regionale.
Abbiamo provato a stimare i dati regionali a partire da questi numeri.
Il grafico risultante è quello qui riportato e il colpo d'occhio è impressionante: l'Italia è probabilmente il Paese al mondo dove le differenze sono maggiori, passiamo da risultati "romeni" a performance "giapponesi".
Se non è emergenza educativa per il Sud questa!
Materiali relativi ai risultati italiani (anche per macro-area) di PISA 2018 si trovano a questa pagina INVALSI: https://www.invalsi.it/invalsi/ri/pisa2018.php?page=pisa2018_it_07
OCSE-PISA 2018 Disastro Italia! Ma non dovunque ...
PISA
(Programme for International Student Assessment) è un'indagine
triennale che valuta in quale misura gli studenti di quindici anni nel
mondo hanno acquisito le conoscenze e le competenze chiave essenziali
per la piena partecipazione alla società. La rilevazione si
concentra sulle competenze in lettura, matematica e scienze;
misura inoltre un dominio innovativo e, attraverso un questionario, il
benessere degli studenti.
Country Note - Italia
L'articolo di repubblica.it
Country Note - Italia
L'articolo di repubblica.it
Ancora sul futuro della scuola. Un articolo da wired.it
Come sarà il futuro della scuola?
https://www.wired.it/attualita/scuola/2019/10/21/come-sara-futuro-scuola/
Insegnamento personalizzato, intelligenze artificiali che diventano docenti e il rischio di sorveglianza: anche l’istruzione diventerà digitale. Ecco cosa ci aspetta nei prossimi anni
Negli ultimi due secoli, l’istruzione scolastica è rimasta sostanzialmente uguale. Oggi come allora, la scuola dell’obbligo si basa su lezioni frontali tenute dai professori che richiedono a tutta la classe di imparare le stesse cose, allo stesso modo e alla stessa velocità. Una soluzione inevitabile, considerando i limiti in termini di tempo e risorse che da sempre affliggono il mondo dell’istruzione, ma che inevitabilmente rende più complesso offrire la migliore educazione possibile sulla base delle individuali predilezioni e capacità.
È possibile superare questo modello e coniugare l’insegnamento collettivo e un’istruzione pensata per andare incontro alle necessità e alle potenzialità dei singoli studenti? La risposta è positiva, ... (link all'articolo)
https://www.wired.it/attualita/scuola/2019/10/21/come-sara-futuro-scuola/
Insegnamento personalizzato, intelligenze artificiali che diventano docenti e il rischio di sorveglianza: anche l’istruzione diventerà digitale. Ecco cosa ci aspetta nei prossimi anni
Negli ultimi due secoli, l’istruzione scolastica è rimasta sostanzialmente uguale. Oggi come allora, la scuola dell’obbligo si basa su lezioni frontali tenute dai professori che richiedono a tutta la classe di imparare le stesse cose, allo stesso modo e alla stessa velocità. Una soluzione inevitabile, considerando i limiti in termini di tempo e risorse che da sempre affliggono il mondo dell’istruzione, ma che inevitabilmente rende più complesso offrire la migliore educazione possibile sulla base delle individuali predilezioni e capacità.
È possibile superare questo modello e coniugare l’insegnamento collettivo e un’istruzione pensata per andare incontro alle necessità e alle potenzialità dei singoli studenti? La risposta è positiva, ... (link all'articolo)
I laboratori della Fondazione Agnelli e Comau per la didattica del coding e della robotica
Ecco come Fondazione Agnelli vede i laboratori di robotica, anche per la scuola primaria.
https://edo.cloud/it/e-do-learning-center/
Il robot e.DO è di chiara impostazione industriale ma è uno strumento di grande versatilità.
Sul piano didattico manca forse la dimensione del gioco e la simpatia che suscitano le altre forme di robot antropomorfi o le "macchinine" da gara.
Certo è che la strada del coding passa di qua.
https://edo.cloud/it/e-do-learning-center/
Il robot e.DO è di chiara impostazione industriale ma è uno strumento di grande versatilità.
Sul piano didattico manca forse la dimensione del gioco e la simpatia che suscitano le altre forme di robot antropomorfi o le "macchinine" da gara.
Certo è che la strada del coding passa di qua.
Save the children: oltre 1 milione e 260mila i minori in povertà assoluta. Inaccettabile quella culturale e scolastica
Save the children: in Fvg 17 bambini su 100 vivono in povertà
Anche nella regione da cui scriviamo il fenomeno è preoccupante; è "povertà relativa", non si muore di fame ma se quella economica può essere sopportabile, invece è inaccettabile la povertà culturale e scolastica. Come sapevano i nostri bisnonni, è la scuola la base del futuro benessere ma questo non sembra principio condiviso dalla politica nostrana.
L'allarme di Save The Children: oltre 1 milione e 260mila i minori in povertà assoluta, record negativo in Europa. Emergenza istruzione: 1 giovane su 7 ha abbandonato la scuola
Bambini d'Italia: pochi, poveri e sedentari. Il report di Save The Children e l'appello a Conte: «Si agisca in legge di Bilancio»
Un paese "vietato ai minori", che negli ultimi dieci anni ha perso di vista il suo patrimonio più importante: i bambini. Impoveriti, fuori dall’interesse delle politiche pubbliche, costretti a studiare in scuole non sicure e lontani dalle possibilità degli altri coetanei europei. Ma che non si arrendono, che hanno trovato il coraggio di chiedere a gran voce che vengano rispettati i loro diritti, che gli adulti lascino loro un pianeta pulito e un ambiente di vita dove poter crescere ed esprimersi.
Emergenza diplomati «analfabeti». Non lasciano la scuola ma smettono di imparare
Emergenza diplomati «analfabeti», l’allarme da Invalsi: crescono in tutta Italia, a Sud uno su tre
Hanno fatto la maturità ma non sono in grado di leggere un foglio di istruzioni. E sono tantissimi
Non lasciano la scuola ma smettono di imparare. Sono loro le vittime di quella che l’Invalsi chiama «dispersione scolastica implicita», che porta ad «un’alta probabilità di emarginazione sociale». E sono tantissime. Al Nord sono meno del 4% mentre la media del Sud è quasi il doppio.
Un ragazzo su cinque nel Lazio e uno su tre in Calabria o non ha finito le superiori o le ha terminate con un livello di conoscenze così basso che il diploma sarà, di fatto, inutile. Senza avere cioè sorpassato i traguardi minimi previsti dopo i 13 anni.
E tutto comincia nella scuola primaria; che va finanziata per prima, subito, nel sud, negli edifici e negli stipendi.
Articoli:
Riconoscimento facciale a scuola.
Su Valigiablu.it un articolo di @fabiochiusi "Intelligenza artificiale e riconoscimento facciale: perché la società della sorveglianza digitale non è più accettabile" tratta dei problemi di queste tecnologie oggi.
Una parte dell'articolo tocca anche i problemi del riconoscimento facciale nelle scuole. Riportiamo qui l'estratto relativo. Molti altri aspetti sono trattati nell'articolo completo
Il riconoscimento facciale nella vita di tutti i giorni
A maggio 2019 il Guardian racconta la sperimentazione avviata nel distretto scolastico cittadino di Lockfort, nella parte occidentale di New York. Protagonista è un sistema di riconoscimento facciale chiamato "Aegis", unico nel suo genere: contrariamente a quelli installati in altri sistemi scolastici del paese, non si limita all'ingresso dell'istituto, ma, classi escluse, è presente e attivo in tutto l'edificio.
Di fatto, è il sistema più invasivo mai realizzato negli USA, essendo predisposto per "riconoscere i volti degli individui a cui è proibito l'accesso alle scuole di Lockport, i molestatori sessuali, gli studenti sospesi, i membri dello staff e chiunque sia ritenuto pericoloso, così da allertare le autorità se scoperti all'interno delle strutture scolastiche. Il sistema è anche in grado di riconoscere le armi", si legge, lasciando la spiacevole sensazione che gli sperimentatori stiano immaginando anche, forse soprattutto, una soluzione al problema degli omicidi di massa nelle scuole americane senza regolamentare in modi ben più stringenti il possesso di armi da fuoco.
Trieste NEXT - Festival della ricerca scientifica 27 - 29 Settembre 2019
A Trieste si sta tenendo NEXT festival della ricerca scientifica. QUI il sito
Un ampio programma per le scuole, anche per la primaria, lo trovate QUI
E per chi non ci può andare, queste le conferenze in streaming
La sicurezza delle scuole: l'agibilità degli edifici scolastici
- da Legambiente
- Grandi e gravi differenze regionali https://www.orizzontescuola.it/sicurezza-scuole-al-nord-in-regola-oltre-il-60-delle-scuole-al-sud-il-18-circa/
- A scuola di sicurezza. Manuale di cittadinanzattiva.it https://www.cittadinanzattiva.it/files/approfondimenti/scuola/secondo-manuale-di-azione-civica-a-scuola-di-sicurezza.pdf
- Non è semplice attestare l'agibilità. Quaderno di Legislazione Tecnica http://www.ptpl.altervista.org/dottrina_contributi/2017/quaderni_legislazione_tecnica_2017_2_agibilita_degli_edifici_attestarla_non_e_semplice.pdf
Il nuovo Governo pensa al modello Finlandia per la scuola italiana. Ma il rientro a scuola intanto costa l'1,3% in più.
Dal sole24ore.com
Meno ore frontali più tecnologia. L’innovazione della scuola italiana passa dal modello finlandese e, più in generale, da quello Nord Europeo: un orario scolastico ridotto e nuove tecnologie per mettere a punto insegnamenti trasversali. Per il neo ministro dell’Istruzione Fioramonti è anche necessario proseguire sulla strada dei concorsi per insegnanti
Tra zaini, libri e quaderni il rientro a scuola costa 533 euro ad alunno. È il costo complessivo per il kit dell’alunno che rientra in aula (+1,3%) secondo Federconsumatori
Meno ore frontali più tecnologia. L’innovazione della scuola italiana passa dal modello finlandese e, più in generale, da quello Nord Europeo: un orario scolastico ridotto e nuove tecnologie per mettere a punto insegnamenti trasversali. Per il neo ministro dell’Istruzione Fioramonti è anche necessario proseguire sulla strada dei concorsi per insegnanti
Tra zaini, libri e quaderni il rientro a scuola costa 533 euro ad alunno. È il costo complessivo per il kit dell’alunno che rientra in aula (+1,3%) secondo Federconsumatori
Roma Maker Faire La fiera dei giovani inventori
Maker Faire è il più grande spettacolo (e racconto) al mondo, una vetrina per famiglie di invenzioni, creatività e intraprendenza e la celebrazione del movimento maker.
MAKER FAIRE è nato nel 2006 nella zona di Bay Area di San Francisco come un progetto della rivista Make. È il luogo dove persone di tutte le età si riuniscono per mostrare ciò che stanno facendo e condividere ciò che stanno imparando.
Il primo Maker Faire si è tenuto a San Mateo, in California, e altre quaranta Maker Faire su larga scala si svolgono a livello globale: da Roma, Berlino, Parigi, Tokyo, Shenzhen – per citarne alcuni— e oltre 180 Mini Maker Faire vengono realizzate nel resto del mondo guidate dalla comunità dei maker e organizzate in modo indipendente.
È un evento che unisce scienza, fantascienza, tecnologia, divertimento e business dando vita a qualcosa di completamente nuovo. È anche una fiera, in cui business, education e consumer si mescolano e creano una magica alchimia: si impara, ci si diverte e si fanno affari.
Maker Faire Rome – The European Edition è il più grande Maker Faire al di fuori degli Stati Uniti ed il secondo al mondo per numero di visitatori con 105 mila presenze registrate nell’edizione del 2018.
E’ un evento pensato per accendere i riflettori su centinaia di idee e progetti provenienti da tutto il mondo in grado di catapultare i visitatori nel futuro.
Non solo una fiera per addetti ai lavori, quindi, a Maker Faire Rome si possono trovare invenzioni in campo scientifico e tecnologico, biomedicale, manifattura digitale, internet delle cose, alimentazione, agricoltura, clima, automazione e anche nuove forme di arte, spettacolo, musica e artigianato.
Il pubblico può scoprire, inventare, creare e percepire come sarà il futuro che ci aspetta. L’innovazione diventa alla portata di tutti attraverso percorsi esperienziali in cui i visitatori, compresi i più piccoli, sono parte integrante della manifestazione stessa.
Per saperne di più cliccate qui.
Il Coding nella Scuola Primaria
Nel dibattito sul coding a scuola interviene @Forchielli, Mandarin Capital Partners, MD. Harvard Business School, MBA. Bangkok -- Boston -- Bologna
Anche lui non sa che nella scuola primaria italiana ci sono tanti maestri/e che fanno molta innovazione, un po' soli, un po' abbandonati ...
... anche se con molti margini di miglioramento!
Anche lui non sa che nella scuola primaria italiana ci sono tanti maestri/e che fanno molta innovazione, un po' soli, un po' abbandonati ...
CODING IN UNA PRIMARIA DI SINGAPORE |
CODING NELLA SCUOLA PRIMARIA ITALIANA |
Parte dal Friuli Venezia Giulia la scuola secessionista
Articolo da La tecnica della scuola:
Regionalizzazione, il Friuli batte tutti: così sarà la scuola secessionista. I dettagli
Addio alle note nella scuola primaria
Lo stop a note sul registro e sospensioni per i bambini delle scuole elementari è stato stabilito da un emendamento al ddl che introduce l'insegnamento dell'educazione civica nelle scuole. Nello specifico viene abrogata una norma del 1928 che prevedeva punizioni che vanno dalla nota sul registro con comunicazione scritta ai genitori, sospensione da scuola da uno a dieci giorni di lezione, esclusione eventuale dagli scrutini o esami, espulsione dalla scuola con perdita dell'anno scolastico.
Di fatto tali punizioni erano rarissime, nell'Italia di oggi, tra i banchi degli alunni delle elementari ed erano peraltro già state di fatto superate dai regolamenti d'istituto previsti dal Testo Unico della scuola del 1994 per tutti gli istituti.
Ecco una piccola rassegna stampa:
Di fatto tali punizioni erano rarissime, nell'Italia di oggi, tra i banchi degli alunni delle elementari ed erano peraltro già state di fatto superate dai regolamenti d'istituto previsti dal Testo Unico della scuola del 1994 per tutti gli istituti.
Ecco una piccola rassegna stampa:
- Note sul registro abolite alle elementari, Bussetti: “Non è vero, restano”
- Scuola, abolite note disciplinari e sospensioni per i bambini delle elementari
- Stop a note ed espulsioni alle elementari. “Il governo voleva fare intervento? Doveva abolire punizioni nelle scuole”
- Oscar Giannino a Radio 24
"Rob-O-Cod" Torneo di coding su Rai Gulp
Ora il coding diventa una sfida: su Rai Gulp debutta domani lunedì 29 aprile alle 17.55 il game-show Rob-O-Cod. Sedici squadre di ragazzi, divise in quattro gironi, partecipano a questo torneo di coding che si sviluppa in 28 puntate.
Team composti da giovanissimi programmatori di 12 anni, i Robocoder, provenienti dalle scuole di tutta Italia, si sfidano su campi di gara ispirati a mondi fantastici.
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